domenica 19 marzo 2017

Dolci pasquali

   A Pasqua le antiche famiglie siciliane preparavano pasticcini con la conserva di cedro o con le mandorle e poi le ‘cassate’ (quella siciliana è diventata famosissima). L’agnello pasquale era a base di pasta di mandorla ripiena di conserva di cedro. A Trapani come a Erice, dove la pasticceria tradizionale spesso è legata a solennità religiose e a feste patronali, particolarmente usata è la ricotta e la pasta reale (detta ’martorana’) che vengono applicate in innumerevoli dolci.
agnello farcito

cannoli di ricotta
   Anche i cannoli hanno come base la ricotta (che riempie le scorze fritte), e le cassatelle, in dialetto trapanese ’cassateddi’(anch’esse fritte) che si possono coprire con il miele. Nelle nostre zone l'agnello pasquale, farcito o no, è il dolce simbolo della Pasqua. E’ di pasta di mandorla e di solito viene decorato con fiorellini di zucchero o confetti colorati.




cassata siciliana
   Ma la regina della pasticceria siciliana è la ‘cassata’. Non c’è Pasqua senza una cassata a tavola. La cassata siciliana è antica di mille anni. La prima torta fu preparata dai cuochi saraceni alla corte dell’emiro Yassuff nel 998 d. C. a Palermo. Gli spagnoli continuarono la tradizione facendola diventare un’opera d’arte arricchendola di frutta candita. Furono poi i monasteri che si appropriarono della sua produzione ritenendosi i veri depositari della sua ricetta. La ricotta, la pasta di mandorla e la frutta candita sono gli ingredienti principali, le varianti si lasciano alla fantasia del pasticcere. 
  


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