A Trapani i Misteri fanno parte sì di una serie di riti pasquali che si concentrano nella Settimana Santa, ma che più precisamente hanno inizio durante la Quaresima.  |
Chiesa del Purgatorio due scinnute
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Tra i riti che rientrano nelle celebrazioni pasquali le Scinnute sono quelli più intimamente legati alla processione del Venerdì Santo. Si tratta dell' "esposizione" di uno o più Misteri (sei, uno ad ogni venerdì) dentro la Chiesa del Purgatorio: il "mistero", per l'occasione, viene ricoperto di tutti i suoi argenti lucidati e addobbato con fiori e ceri per essere esposto al pubblico. Il termine scinnuta, che tradotto ad litteram significherebbe "discesa", riferito a questo rito specifico vuole intendere quando prima della seconda guerra i Sacri Gruppi erano custoditi nella Chiesa di San Michele Arcangelo e il gruppo di turno veniva sceso dalla propria nicchia per essere esposto e adorato. Ai nostri giorni la ‘scinnuta’ viene interpretata diversamente diventando una celebrazione con banda musicale curata dal ceto di appartenenza e ormai, per accorciare i tempi, al centro della chiesa vengono ‘scinnuti’ due gruppi.
Sicuramente c'è un collegamento di questi riti con la "discesa dalla croce" che avviene nella Chiesa di S. Maria di Gesù e che consiste nella deposizione del Cristo dalla croce. Tale cerimonia avviene nel primo pomeriggio del Venerdì Santo quasi in contemporanea con l’uscita dei Sacri Gruppi (ore 15.00-16.30). Il clou del rito si concentra nel momento in cui, nella cappella laterale, il Cristo viene sollevato dalla croce e adagiato su un lenzuolo bianco per essere trasportato alla navate centrale dove, ai piedi dell’altare, viene deposto su un lettino mentre i fedeli presenti si avvicinano, ne accarezzano il corpo con la mano e lo baciano.
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Chiesa S. Maria di Gesù |
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Chiesa S. Maria di Gesù |
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Chiesa S. Maria di Gesù |
Dentro la chiesa si determina un’atmosfera mistica che suscita un sentimento di toccante commozione in tutti i presenti che assistono al rito.
Secondo la tradizione la processione dei Misteri iniziava subito dopo la “discesa dalla croce”e, terminata la quale, un messo comunale andava ad avvertire che si poteva dare inizio all’uscita dei Sacri Gruppi.
Ma i riti veri e propri della Settimana Santa a Trapani sono propriamente quelli che iniziano con la Domenica delle Palme.
Le chiese sono stracolme di fedeli che assistono alle messe ed è durante le funzioni che viene celebrata la benedizione delle palmette e dei ramoscelli d'ulivo, a ricordo dell'entrata di Gesù a Gerusalemme.
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palmette e ramoscelli |
Le due Madonne
A Trapani la prima processione della Settimana Santa avviene il martedì ed è quella della Madonna dei Massari. L'uscita è curata dalla corporazione dei cosiddetti "uomini di fatica" o massari, un tempo numerosi in città. La Sacra Immagine, che è custodita nella chiesa del Purgatorio, viene condotta a spalle attraverso i quartieri del centro storico.
Alla sera, secondo la tradizione, l’icona viene deposta in una cappella in piazza Lucatelli, appositamente eretta per la circostanza e vegliata tutta la notte da fedeli.
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Madonna dei Massari
Chiesa del Purgatorio |
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Madonna dei Massari, edicola a piazza Lucatelli |
Il dipinto su tela, probabilmente eseguito nel 1700 da Frà Ludovico Zichichi, è incastonato in una bianca bara di stile neoclassico e ricoperto da numerosi ex voto in argento e corallo. L'opera è stata restaurata nel 1992.
La seconda processione della Settimana Santa è quella della Madonna della Pietà che avviene il mercoledì. La Madonna appartiene al ceto dei fruttivendoli, ma è di tutto il popolo. Dopo essere uscita dalla chiesa dell’Addolorata la processione si snoda per le strade dei vecchi quartieri della città accompagnata dai devoti.
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Madonna della Pietà, centro storico |
Prima del 1998 la Madonna era preceduta da un corteo di incappucciati della compagnia di S. Anna alla quale fino al 1800 la sacra immagine apparteneva.
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incappucciati di Sant'Anna |
Secondo un’antica usanza, eliminata di recente, nel pomeriggio le Madonne, dei Massari e della Pietà, si incontravano a piazza Lucatelli e i consoli delle rispettive maestranze si scambiavano i ceri, avvenuto poi il rientro della Madonna della Pietà anche la Madonna dei Massari rientrava in chiesa.
L’icona, ricoperta da ex voto, è racchiusa in una cornice di stile barocco. Il dipinto viene attribuito a Giovan Battista De Vita e datato intorno al 1600. Il restauro, avvenuto nel 1990, ha rivelato che il quadro era stato ricavato dal taglio di una tela di dimensioni più grandi.
Il Giovedì Santo viene impropriamente identificato come il giorno dei Sepolcri, ma è in realtà il giorno in cui si celebra l'ultima cena del Signore. Dentro le chiese e davanti ad un altare vengono allestite composizioni floreali che commemorano, attraverso i simboli del pane e del vino, la cena che Gesu' consumò con gli Apostoli prima di venire arrestato. Le origini del rito pare siano legate alla cultura pagana. La sera i trapanesi, dopo cena e fino a tarda notte, si dedicano a compiere il giro tradizionale delle chiese per ammirare e mettere a confronto più allestimenti. Secondo un'antica credenza il numero delle visite deve risultare sempre dispari e mai meno di tre.
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Cattedrale San Lorenzo |
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Chiesa San Francesco |
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Chiesa dei Salesiani |
Per questa ricorrenza fino a qualche decennio fa, verso metà quaresima, le donne trapanesi (ma le più devote specie se anziane lo fanno ancora oggi) erano solite far germogliare, in piatti appositamente predisposti, chicchi di grano o altre granaglie, che, adornati con fettucce, offrivano poi alle chiese o esponevano nelle proprie case.
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