Le origini dei Misteri si fanno risalire ai primissimi anni del XVII secolo, durante il periodo della dominazione spagnola in Sicilia (1412-1713). Nei paesi cattolici come la Spagna, durante la Settimana Santa, era usanza rappresentare scene sacre (interpretate dagli stessi fedeli) che rievocavano i momenti più drammatici della Passione e della Morte di Cristo.
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gruppo: ferita al costato dentro la Chiesa del Purgatorio |
E'
accreditato che i Misteri richiamino la processione de Las Casazas. Il
termine spagnolo, tradotto volgarmente Casazze (cioè vecchi edifici nei
quali i penitenti si riunivano per pregare e poi per disporsi in processione)
era divenuto nel ‘500 sinonimo della processione stessa. La Casazza era
uno spettacolo figurato della Passione di Cristo a cui partecipavano personaggi
del Vangelo e gruppi, formati da persone viventi, accompagnati da confrati che
si flagellavano e da fanciulli vestiti da angeli, recanti gli emblemi della
Passione. Le rappresentazioni cinquecentesche erano animate e parlate. Siccome
si dice che causassero ilarità piuttosto che sentimento religioso, verso la
fine del XVI secolo furono trasformate in rappresentazioni inanimate e mute,
con figure fisse sotto forma di statue. Come la trasformazione, a Trapani si
sia materializzata in realizzazioni in scultura lo vedremo ora.
Il nome più
antico della processione dei Misteri riportato nei documenti è Casazza Magna
(forse l'aggettivo magna allude alla magnificenza della processione?).
A Trapani fu la
Societas Pretiosissimi Sanguinis Christi et
misteriorum, chiamata anche dei “battitori a sangue", che nel 1603
diede inizio alla processione del Venerdì Santo.
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gruppo: ascesa al Calvario, 'u Signuri ca cruci ncoddu' il gruppo che appartiene a tutto il popolo |
La
costruzione dei Sacri gruppi ebbe inizio sicuramente nel primo decennio del XVI
secolo per iniziativa e a spese della Confraternita del Sangue di Cristo ed è
probabile che artisti trapanesi, esperti nella tecnica della ‘telacolla’, siano
stati coinvolti nell’esecuzione dei primi lavori in scultura. Siccome la
costruzione comportava spese enormi la Società nel 1612 incominciò ad assegnare, per
mezzo di atti notarili, la rappresentazione delle “sacre scene” alle maestranze
trapanesi, concedendo ad esse l’autorizzazione a gestirne, il Venerdì Santo, la
processione, pur non perdendo il diritto di proprietà sui Misteri. Non è, però,
sicuro che con il termine ”mistero” menzionato negli atti si voglia intendere
una rappresentazione figurata animata o meno, perché, mentre si precisa
l’affidamento alla categoria non si fa alcuna menzione né descrizione di gruppi
scultorei così come li conosciamo noi oggi. Questo fa pensare o che non fossero
stati ancora costruiti o che (ed è molto più probabile così) esistessero
solamente come opere di poco conto artistico.
Formalizzatosi l’affidamento le maestranze cominciarono a commissionare,
progressivamente, alle botteghe artigiane trapanesi, che fiorirono in città tra
il XVII e il XVIII secolo la realizzazione dei gruppi scultorei che ci sono
sopraggiunti (il Serraino riporta il 1772 come ultima data della costruzione
del gruppo della Spogliazione e della Sentenza).
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l'Addolorata |
Ci fu sempre
un gran lavoro attorno ai gruppi, sia come esecuzione ex novo di
sculture sia come rifacimenti di realizzazioni già esistenti. Nel corso del
'700 molte opere originali furono rifatte (forse perché grezze e senza pregi artistici)
e solo nell'anno 1782 la collezione era quasi al completo; agli inizi dell'800,
in ultimo, furono aggiunti l'Urna e l'Addolorata.
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l'Urna |
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