Il rito della
processione dei Misteri viene curato da quattro secoli dalle Maestranze
cittadine, ovvero dalle Associazioni di Arti e Mestieri che ufficialmente, a
partire dal XVII secolo, hanno avuto in affidamento i Sacri Gruppi.
Il loro
impegno è stato sempre oneroso e i rapporti al loro interno sono stati a volte
difficoltosi. Consapevoli, però, del ruolo assunto le Maestranze, superando
ogni contrasto emerso durante la fase preparatoria dell'uscita ed attutendo
gelosie e rivalità che rendevano i ceti contrapposti e divisi tra loro, con
senso di responsabilità e con grande spirito collaborativo, sono sempre
riuscite, alla fine, a coordinare la complessità del rito processionale del
Venerdì Santo. Nel 1974 le Maestranze hanno costituito ufficialmente una
"Unione" che cura congiuntamente le uscite sia dei Sacri Gruppi sia
della Madonna dei Massari e della Madonna della Pietà, che escono
rispettivamente il martedì e il mercoledì della Settimana Santa.
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lo stendardo dell'Unione |
Oggi le
Maestranze rappresentano anche le nuove categorie di lavoratori che sono emerse
nel tessuto economico della città o che si sono sostituite a quelle scomparse.
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Unione Maestranze, interno sede |
Anche se il carico maggiore della responsabilità pesa sull’Ente principale, bisogna però dire che tutti gli altri enti locali partecipano alla riuscita dell’evento. Dietro le processioni della Settimana Santa, infatti, c'è una grande macchina organizzativa che comprende il Comune,
Dal 1949 fino
ad oggi sono stati istituiti dei riconoscimenti ufficiali in premi e targhe per
premiare i ceti e i Misteri che ogni anno si sono distinti, ad esempio
relativamente all'addobbo e all'illuminazione, oppure per premiare i portatori
e le bande musicali ecc…
L'Unione ha
premiato anche i bambini del coro della Scuola Elementare Umberto di Savoia di
Trapani che, da tredici anni, canta
durante la processione; ha premiato anche le altre aziende locali che, la prima
sera, quella del venerd'ì del 2002, durante la sosta dei Gruppi nella piazza
Vittorio Emanuele II, hanno contributo con prodotti alimentari locali e pasti
caldi a sollevare dalla fame i piccoli coristi. Da allora ogni anno si porta
avanti questa iniziativa, anche se con provvedimenti diversi, interessando
privati e volontari.
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