sabato 20 aprile 2019

La sosta serale dei Misteri


   I Misteri come ogni anno continuano a suscitare grande commozione accompagnata da una profonda devozione dei trapanesi che per tradizione non mancano mai all'appuntamento del Venerdì Santo. Anche le nuove generazioni di fedeli non hanno scemato minimamente la partecipazione a questo rito. 

  

   







    La sosta serale a piazza Vittorio Emanuele II rappresenta il punto focale del percorso dei Sacri Gruppi. Provenienti dal vecchio centro storico si fermano in questa piazza per il riposo dei portatori, delle bande musicali e di tutti i processionanti, ma la sosta offre anche l'opportunità alla folla di osservarli meglio e di fotografarli da fermi. 
   La piazza, anello di congiunzione tra i quartieri della vecchia Trapani e la zona, si fa per dire, più nuova della città, diventa un teatro di autentica fede religiosa e l'evento assume un significato anche culturale e folcloristico. 
   Dopo la sosta l'itinerario prevede il passaggio per la via G. B. Fardella (lato sud e lato nord) e poi il ritorno al centro città fino al rientro nella Chiesa del Purgatorio.   

 





   












  

giovedì 18 aprile 2019

Il Cristo Risorto


    La domenica di Pasqua a Trapani, di pomeriggio dopo la messa, c'è la processione del Cristo Risorto composta da tutte le Maestranze e dall'Unione che ne organizza l'uscita per le vie del centro storico. La statua è conservata anch'essa dentro la Chiesa del Purgatorio assieme ai Gruppi Sacri dei Misteri e delle due Madonne. Ormai è dal 2007 che questa processione viene rinnovata senza interruzione a conclusione dei Riti della Settimana Santa, ed è in programma anche quest'anno.

statua Cristo Risorto
   La statua, datata tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, ha una fattura molto simile a quella dei Sacri Gruppi perché realizzata in tutte le sue parti in tela e colla. I connotati iconografici del Cristo sono riconducibili a quelli di tutta la storia dell'arte italiana. Sulla 'vara' si innalza un sepolcro che riprende un sarcofago romano del secondo secolo a. C. Alla sinistra è posto un vessillo, alla destra un lenzuolo bianco (che rappresenta la Sindone), alle spalle del Cristo un albero (di sughero e colla) metà fiorito e metà no. Il ramoscello di corallo che Cristo porta al collo (il colore rosso del corallo simboleggia il sangue versato) è di fattura trapanese mentre l'aureola è stata donata dal 'ceto' degli Ortolani. La statua dà l'impressione di essere in movimento e di alzarsi per assurgere al cielo.